Sono trascorsi diciassette lunghi anni da quando i californiani saltarono sull’onda crescente del nu metal e realizzarono il loro successo più grande con ‘Infest’. Da allora, da musicisti navigati quali sono, hanno compreso che non riusciranno mai ad ottenere un riscontro del genere ma non per questo hanno mollato o abbassato il capo al momento di organizzare un nuovo tour o tornare in studio di registrazione. Con questo spirito sono stati pubblicati alcuni album veramente buoni ed altri trascurabili ma di sicuro i Papa Roach non hanno mai perso il rispetto del proprio pubblico. ‘Crooked Teeth’ li vede recuperare le proprie radici rap e nu metal con un paio di singoli commerciali che sembrano messì lì giusto per le ultime emittenti radiofoniche rimaste. ‘Help’ è una pseudo-hit fin troppo rileccata e la scelta dei ritornelli è metodica così come quella dei featuring non certo casuale. Skylar Grey rende ‘Periscope’ più pop che non si può mentre Machine Gun Kelly strapazza i versi di ‘Sunrise Trailer Park’. ‘Break The Fall’, ‘Traumatic’ e ‘None Of The Above’ evocano i bei tempi, Jacoby Shaddix si distingue in ‘My Medication’ e ‘American Dreams’ e anche il resto del materiale non impressiona alla distanza, quei venti-venticinque minuti di divertimento e spensieratezza sono garantiti.