Sebbene gli svedesi diano sempre più l’impressione di essere un’entità controllata dalla propria label e le cui mosse vengano pianificate in maniera maniacale, non si può certo affermare che ‘Will To Power’ non sia un prodotto di elevata qualità. Il recente dvd ‘As The Stages Burn!’, filmato al Wacken, è servito ancora di più di ‘War Eternal’ ad imporre Alissa White-Gluz ai vertici del metal mondiale. In un movimento da sempre aperto alle bellezze femminili ma poco propenso a celebrare le loro qualità artistiche, l’ex damigella dei The Agonist ha saputo reggere la pressione, ritagliarsi spazio sulle copertine delle riviste specializzate e soprattutto convincere anche i più critici delle sue doti come intrattenitrice. In un attimo la gente si è dimenticata di Angela Gossow e gli Arch Enemy hanno allargato la potenziale audience di riferimento. Questo decimo lavoro in studio prosegue nella medesima direzione, mostrando una scaletta più compatta del suo predecessore e pezzi come ‘Blood In The Water’ e ‘The Eagles Flies’ che risultano tra i migliori composti dal supergruppo in carriera. La cantante è a suo agio e si supera in ‘Reason To Believe’, in cui alterna voce pulita e gutturale mantenendo la medesima intensità. Jeff Loomis, ex Nevermore, ha aggiunto pregio alle parti soliste di chitarra ma, tra ritmiche efferate e passaggi di notevole caratura tecnica, la differenza la fanno ritornelli e linee melodiche.