Non fatevi tradire dal titolo, chiaramente astuto, perché i finlandesi hanno scelto un suono fresco e moderno per il loro ritorno sulle scene. Sono trascorsi quasi quindici anni da quando ‘Dead Letters’ fece il vuoto nel mercato rock europeo, trainata dal tormentone ‘In The Shadows’, e dei Rasmus per diverso tempo non si è più sentito parlare, vuoi per la loro incapacità di dare seguito ad un successo di tale portata e vuoi per l’avvento di nuovi trend che hanno spazzato via band del genere. Adesso la band guidata da Lauri Ylonen punta su un suono aggiornato e moderno, tanta elettronica e addirittura riferimenti agli ultimi lavori dei Linkin Park con solo un paio di tracce in scaletta devote al passato gothic rock. L’iniziale ‘Paradise’, non a caso scelta per anticipare l’uscita dell’album in rete, rappresenta l’ideale fusione tra queste due dimensioni, in apparenza all’opposto ma comunque legate dall’amore per suoni cupi e malinconici. ‘Something In The Dark’ e ‘Nothing’ sono altri due apici della prima parte di scaletta mentre ‘Black Days’ e ‘Delirium’ hanno il compito di trasportare l’ascoltatore verso la fine con grande attenzione per le atmosfere ed il songwriting, oltre all’intelligente utilizzo della tecnologia di produzione. In definitiva una release dinamica e ricca di spunti interessanti che potrebbe accendere nuovamente i riflettori su questa realtà desiderosa di lasciare il segno anche nel presente decennio.