Non so ancora quanta strada potranno percorrere ma di sicuro i britannici sembrano conoscere il segreto per rendere la musica eterna. Nel decennio in corso hanno inflazionato la loro discografia pubblicando cinque full lenght, un live e due raccolte. È evidente che, un pò per le carte d’identità dei vari membri e un pò per l’inevitabile crisi di creatività, buona parte di quel materiale possa essere considerato trascurabile dai vecchi fan. In ogni caso gli autori di 'On A Storyteller's Night' hanno saputo mascherare bene i filler puntando sull’ugola di Bob Catley, tornato al successo anche grazie a Avantasia di Tobias Sammet che troviamo in 'Without Love', e sul guitar work di qualità ed i testi poetici di Tony Clarkin. La formula è la stessa di sempre, ovvero un hard rock ricco di influenze AOR e progressive, ma questo ventesimo lavoro in studio suona più fresco e avvincente rispetto al precedente 'Sacred Blood – Divine Lies' e il contributo di Rick Benton, che ha sostituito lo storico tastierista Mark Stanway, e dell'ex Paradise Lost Lee Morris è significativo.