Un affascinante viaggio musicale quello proposto all'ascoltatore da Christos Antoniou dei Septicflesh che negli anni ha sviluppato le sue idee in ambito avantgarde metal, ambient e neo-classical. Tutto è nato ai tempi di 'The Eldest Cosmonaut', singolo che vide i greci misurarsi con orchestrazioni classiche, al quale seguirono la collaborazione con la cantante Natalie Rassoulis e la pubblicazione di 'Chaostar', 'Threnody' e 'The Scarlet Queen'. Quest'ultimo ottenne un riscontro maggiore rispetto ai predecessori ma ciò non fu sufficiente a convincere il chitarrista a proseguire nel concept. Più tardi i Chaostar si sono riformati con Androniki Skoula al microfono e nel frattempo Christos Antoniou ha collaborato con orchestre greche, inglesi e slovacche oltre alla Filmharmonic Orchestra and Choir di Praga. Le sue opere sono state presentate al prestigioso Teatro di Kakoyannis di Atene e per 'The Undivided Light' tutto è stato studiato alla perfezione. Le sessioni di registrazione ai Zero Gravity sono state supervisionate da Terry Nikas e ne sono usciti fuori poco più di quaranta minuti di grande musica. Sette piece, tra cui le geniali 'Stones And Dust' e 'Silent Yard', che mettono in evidenza un'architettura sonora ambiziosa ed il superbo mixaggio di David Castillo. Il violino di Charalampos Paritsis, la batteria di Nikolaos Velentzas ed i guest di George Emmanuel, Greg Elutheriou e Margarita Stadler (bravissima in 'Blutbad') completano un lavoro che necessita attenzione per discernere tutte le sue sfumature ma che poi lascia felici dentro.