Il secondo album dei siciliani, prodotto da Fabrizio Simoncioni (Liftiba, Negrita e Anhima giusto per fare qualche nome), segna una svolta perché certe referenze che avevano caratterizzato l’esordio sono state smussate nell’ottica di una personalizzazione maggiore della proposta. Capita quindi di imbattersi in elementi di raccordo con le discografie di Afterhours, Ritmo Tribale o Timoria ma gli Zizzania possono affermare di avere trovato un’identità sonora precisa, in bilico tra rock duro, ballate ed elettronica, con le parti cantate di Umberto Coco che denotano una maturità fuori dal comune. Non certo un passo da poco in una scena come quella italiana nella quale è difficile distinguersi ma soprattutto è molto difficile confermarsi. Gli autori di una bellissima versione di ‘La Preda’, sulla compilation ‘30 Desaparecido’, si sono trasferiti ai Dpot Recording Arts di Prato per registrare dieci canzoni che mostrano tutto il loro potenziale. Tra queste ‘Sei Gocce Di Veleno’, ‘Perdere Le Tracce’ - molto bello il video realizzato da Alvise Riviero Gonzalez - e ‘Forma E Sostanza’.