In fase di presentazione i Disturbed hanno dichiarato che ‘Evolution’ è il loro “black album”. Un’affermazione decisamente esagerata ma il successore di ‘Immortalized’ potrebbe sul serio rappresentare una ulteriore svolta per la loro discografia. In attesa che il nu metal venga resuscitato dagli addetti ai lavori e soprattutto dalla nuova generazione, gli autori di ‘The Sickness’ e ‘Ten Thousand Fists’ si sentono ancora più “indistruttibili” che dieci anni fa. Di tempo ne è passato e la band ha vissuto un lungo periodo di transizione nel quale il proprio stile si è di fatto allontanato dal metal e ha abbracciato influenze più rock e pop. Niente di male per carità ma il songwriting di ‘Immortalized’ aveva deluso quasi tutti. In questo caso invece i Disturbed sembrano tornati freschi e dinamici come ad inizio carriera, le parti vocali di David Draiman non suonano più stucchevoli o forzate e la sezione ritmica, formata da John Moyer e Mike Wengren, rappresenta uno dei punti di forza del lavoro. Non siamo al cospetto di un masterpiece solo perché la produzione di Kevin Churko è ormai fin troppo prevedibile eppure tutto funziona alla grande. Si parte forte con ‘Are You Ready’, scelto come singolo assieme a ‘A Reason To Fight’ e ‘The Best Ones Lie’, e la cadenzata ‘No More’. In scaletta trovano posto pezzi scritti appositamente per mettere in luce il timbro vocale del frontman (‘Watch You Burn’ e ‘Already Gone’), altri in cui emergono le influenze classic rock della band (‘Savior Of Nothing’) ed altri ancora in cui viene riproposto il groove rabbioso degli esordi, senza mai eccedere in aggressività. Nell’edizione limitata troviamo la cover di ‘The Sound Of Silence’ con Myles Kennedy degli Alter Bridge ed un remix di Sam de Jong.