Tra Sleep, Wolves Of The Throne Room, Sunn O))) e Nails, la migliore release dell’anno in casa Southern Lord è senza dubbio il debutto discografico di questi reietti di Dio guidati da Aaron Heard, che milita anche negli ottimi Nothing di Dominic Palermo. Ad un primo impatto i Jesus Piece sembrano un mix edulcorato tra Martyr A.D., Despised Icon e Code Orange con elementi presi in prestito dai classici industrial (‘Neuroprison’), death e hardcore degli anni ‘90. Il guitar work di John DiStefano, anche negli Hell To Pay, e David Updike risulta a più riprese asettico e abrasivo mentre la sezione ritmica si muove senza ritegno alcuno tra sludge, slamcore e addirittura ambient (‘I’). L’opener ‘Lucid’ e ‘Punish’ sono due tracce assassine che chiariscono fin d’ora le potenzialità del materiale in sede live e quando il gruppo si sposta in meandri più dark (‘In The Silence’ e ‘II’) si ha la netta impressione che il loro sound ossessivo e disturbante non sia ancora del tutto sviluppato. Quello che potrà generarsi a partire da ‘Only Self’ è spaventoso al solo pensiero. Di fatto non vedo l’ora di trovarmi di fronte a questo quintetto che Greg Anderson e Stephen O’Malley hanno scovato addentrandosi nei quartieri più malfamati di Philadelphia.