Madonna santa! E da dove se ne escono fuori questi? Se vi piacciono i Converge ed il black metal fiondatevi immediatamente sul debutto di questo gruppo, a metà tra Chicago e Pittsburgh, che seppellisce in maniera letterale il novantotto per cento di quello che è uscito in ambito hardcore e metal estremo nell’anno in corso. ‘All Is Vapor’ è viscerale come se i Porcupine stessero per morire da un momento all’altro durante le sessioni di registrazione. Nei berci di Dawson Kiser si cela un istinto di sopravvivenza micidiale, che emerge dopo pochi secondi, ti assale, ti prende e non ti lascia per tutto l’ascolto. Nei suoi testi non c’è solo una denuncia atroce per tutto ciò che ci circonda. C’è combustibile per una serie di esplosioni violenti, luride e spesso industriali, che impediscono qualsiasi tipo di reazione. Il disco, mixato da Pete Grossman (Frail Body, High Priest), è promosso da New Morality Zine e difficilmente lo troverete dalle nostre parti, ma ci sarà una label intelligente in giro in grado di ascoltarlo e fare firmare mezzo foglio di carta a questi reietti di Dio capaci di tutto. I momenti più caotici lasciano spazio a tratteggi epici, i quasi otto minuti di ‘I Am Bound’, e rasoiate terrificanti - Joey Hernandez e Jake Evans sembrano Lou Richards e Sean Martin ai tempi di ‘Perseverance’ - che dal vivo costringeranno gli addetti alla sicurezza agli straordinari. ‘All Is Vapor’ è un disco vero, non da playlist, non da essere ascoltato distrattamente in metropolitana e poi salvato in chissà quale cartella del computer o del cellulare. Fate ammenda dei vostri peccati e godetevelo in tutta la sua sporcizia.