-Core
Good At Falling
The Japanese House
Dirty Hit
Pubblicato il 18/03/2019 da Lorenzo Becciani
Songs
1. went to meet her
2. Maybe You’re the Reason
3. We Talk all the Time
4. Wild
5. You Seemed so Happy
6. Follow My Girl
7 somethingfartoogoodtofeel
8. Lilo
9. Everybody Hates Me
10. Marika Is Sleeping
11. Worms
12. f a r a w a y
13. I saw you in a dream
Songs
1. went to meet her
2. Maybe You’re the Reason
3. We Talk all the Time
4. Wild
5. You Seemed so Happy
6. Follow My Girl
7 somethingfartoogoodtofeel
8. Lilo
9. Everybody Hates Me
10. Marika Is Sleeping
11. Worms
12. f a r a w a y
13. I saw you in a dream

Aprire il nuovo numero di Q e leggere il termine “queer pop” associato alla recensione di questo disco mi ha messo subito di cattivo umore. È possibile, mi chiedo, che non si riesca ad ascoltare una manciata di canzoni e tradurre in parole le sensazioni provate senza aggrapparsi per forza a definizioni o etichette di immonda superficalità? Evidentemente no, non è possibile, e così facendo si perdono meraviglie melodiche, squarci di elettronica purissima e liriche oneste di cui Matty Healy dei 1975, mente dietro la Dirty Hit, si è innamorato convincendosi ad investire un po' di denaro e inserire Amber Bain in un catalogo che, oltre agli autori di ‘A Brief Inquiry Into Online Relationships’, può contare su artisti come Wolf Alice, Benjamin Francis Leftwitch e Fossil Collective. Dopo tanti EP è arrivato il momento di godere del suo talento su lunga distanza, percepire l’evoluzione degli arrangiamenti e sentire la brezza degli esordire diventare sempre più ardua da sopportare. ‘You Seemed So Happy’ e ‘Everybody Hates Me’ sono il riflesso di una personalità malinconica e disagiata mentre ‘We Talk All The Time’ descrive la fine di una relazione fisica e l’inizio di un rapporto differente, in apparenza migliore del primo. Gli spunti in fase di produzione sono stati molteplici; dalla stessa autrice a BJ Burton, che ricordiamo con Low e Bon Iver, e George Daniel, drummer proprio dei The 1975. Di sicuro una delle ragioni per cui ‘Good At Falling’ risulta così colorato e vincente.

 

The Japanese House
From UK

Discography
Good At Falling (2019)