Eravamo a conoscenza della bravura di Jason Aalon Butler ma che il trio formato dall’ex letlive, l’ex The Chariot Stephen Harrison e Aric Improta dei Night Verses (stranamente privo di tatuaggi) potesse esordire con un album del genere era sinceramente impronosticabile. È vero che i Fever 333 avevano dato alle stampe l’ottimo ‘Made In America’ e che la collaborazione col regista DJay Brawner lascia intendere grandi ambizioni ma, come spesso accade con i supergruppi o comunque i progetti di musicisti già affermati, il rischio che la fiammella della creatività si spengesse presto era notevole. Al contrario l’EP è servito per sviluppare un’identità sonora e non finire per essere catalogati come l’ennesima formazione post hardcore. In ‘Strenght In Num333rs’ troverete dal rap al nu metal, dal pop al punk, una produzione stellare ed i migliori chorus del momento. È praticamente inutile citare un pezzo piuttosto che un altro perché tutta la scaletta, dal primo all’ultimo spunto rivoluzionario, è caratterizzata di forza esplosiva, adrenalina allo stato puro, istinto di ribellione alla Rage Against The Machine e Korn e melodie che si stampano subito in testa, un po' Deftones e un po' Linkin Park. Un crescendo spaventoso che lascia intendere performance dal vivo epiche e indimenticabili. La speranza è che il supporto della Roadrunner possa essere consistente e che i Fever 333 arrivino spesso a fare danni dalle nostre parti.