Già con ‘Purge’, l’artista svedese aveva sollecitato i miei ormoni ma questi dieci pezzi mi hanno letteralmente mandato fuori di testa. Nemmeno il tempo di godere delle deliziose fattezze di Malin Louise Lemón Gadeborg che ‘Sunlight’ e ‘Montaña’ prendono possesso dello stereo con i loro tagli ‘anni 60 e ‘70, le invettive psichedeliche e soul ma soprattutto una produzione spettacolare. Randall Dunn – che ricordiamo per le collaborazioni con Sunn O))), Myrkur, Chelsea Wolfe, Sabbath Assembly e John Zorn – è stato molto pratico, ha preso la materia dark ambient del debutto e l’ha modellata in maniera che la voce raggiungesse allo stesso tempo abissi e vette solari. In attesa dell’esordio solista di Rosalie Cunningham dei Purson, ‘A Broken Heart Is An Open Heart’ non è solo un concept mirabile ma un album capace di ammaliare e spaventare, coinvolgere l’ascoltatore, ipnotizzarlo e poi gettarlo via. ‘Susceptible Soul’ è il blues con cui affrontare la torrida estate che ci attende, ‘Honest Heart’ la riflessione più intima in carriera mentre ‘Not Enough’ e ‘Cross’ chiariscono al di là di qualsiasi dubbio le qualità vocali di una Death Gospel Queen dalla classe innata; un angelo sceso in terra per regalarci il suo immaginario vintage e glorificare la musica meno celestiale che ci sia. Un cuore infranto, un paradiso che non corrisponde alle aspettative, capelli che si sciolgono al vento e suoni capaci di riportarci indietro nel tempo, di generazione in generazione. Amplificatori e microfoni in disuso hanno contribuito a trasmettere fascino ad una produzione organica in totale controtendenza con quanto esce sul mercato, comprese le operazioni di revival, che ha preso forma tra Copenhagen e New York. ‘Blurry Vision’ avrebbe potuto benissimo essere sulla colonna sonora di Lost Highways di David Lynch – per chi ha scarsa memoria contenente pezzi epici di Angelo Badalamenti, David Bowie, Rammstein e Nine Inch Nails – e ‘Swimming In Sadness’ avvicina, in maniera mortale, il destino con cui ognuno di noi deve fare i conti. Di sicuro farlo con queste note in sottofondo sarà meno doloroso. Se poi vi eccitano i threesome mettete sul piatto ‘Ruins’ delle First Aid Kit e sarete totalmente appagati.