Chi conosce i Primal Scream sa perfettamente che aspettarsi qualcosa di scontato da parte di Bob Gillespie equivale a pazzia. Coloro che invece dovessero ascoltare per caso dischi come ‘Screamedelica’ e ‘Xtrmntr’ e poi ritrovarsi tra le mani questo ‘Riot City Blues’ potrebbero tranquillamente sorridere e chiedersi chi li stia prendendo in giro. Nessuno scherzo invece, i Primal Scream non amano sedersi o seguire i trend. In tutti questi anni hanno dimostrato di sapere conciliare sia l’aspetto più grezzo e rock della loro musica che quello elettronico emerso dopo troppe serate trascorse al Fabric di Londra. Il nuovo album è un condensato di irrequieto drug style (‘Country Girl’), inettitudine punk (‘Nitty Gritty’) e lunghi percorsi blues psichedelici che nulla hanno a che vedere con il big beat di ‘Swastika Eyes’. Stupende progressioni come ‘99th Floor’ e ‘Little Death’ non nascondono tanto mestiere ma sanno anche trovare spunti di alta creatività mentre ‘Sometimes I Feel So Lonely’ ci regala un’altra, l’ennesima, sfumatura di un gruppo che in cuor nostro anche solo per un attimo vorremmo riuscisse a fermarsi. In tal senso l’impressione è che Gillespie sia sempre troppo fatto per sapere riconoscere il freno dall’acceleratore…