Gli svedesi sono un bel mix tra Adept, In Flames e Letters From The Colony. Un gruppo in grado di crearsi una notevole fanbase con soli due singoli (‘Vigilant’ e ‘Believe’) per poi finire nel ricco catalogo di Arising Empire. Il vocalist Max Andrén divide le parti vocali col bassista Benjamin Turesson, Fabian Fagerberg è un batterista in grado di passare senza problemi dal metalcore all’hardcore-punk mentre Alexander Backman e Oscar Järn formano una coppia di chitarristi in grado di distinguersi nel medio-alto livello della musica estrema nordeuropea e formulare trame djent niente male. A dispetto della giovane età e di una discografia ancora tutta da costruire, i cinque hanno già saputo distinguersi per performance dal vivo fenomenali, scatenando uno stuolo addetti ai lavori e fan. Tutto questo clamore doveva però trovare corrispondenza con un materiale in studio capace di fare la differenza e non finire nel dimenticatoio dopo un paio di ascolti. Il miglior pregio di ‘Damaged Souls’ sta proprio nell’abilità di rimanere fresco ed urgente per tutta la sua durata. Un brano migliore dell’altro, una serie di arrangiamenti bombastici, ritmiche deflagranti e tanta materia strumentale su cui mettere in primo piano cori lesivi per i più giovani. Ryo Kinoshita dei Crystal Lake appare in ‘Atmosphere’ e Robert Ljung degli Adept in ‘Vigilant’. Altri passaggi fondamentali sono ‘Far Away’ e ‘Lunar’ ma in questo esordio fare fatica ad individuare episodi di basso profilo.