Jeff Scott Soto è un’altra infernale macchina da dischi. Non c’è anno in cui il cantante, tra gli altri, dei Sons Of Apollo non immetta sul mercato lavori in cui vi è la sua incredibile ugola a svettare. “Wide Awake (In My Dreamland)” è un nuovo episodio della sua discografia che ha tutte le caratteristiche che hanno reso famoso l’artista americano. In questo platter si trovano le classiche canzoni che, ormai, lo hanno reso noto in tutto il mondo, con chitarre in primo piano, melodie ben riconoscibili e ballate che non lasciano indifferenti. Del resto, i pezzi killer come “Mystified” o “Beetween The Lines” valgono da soli il prezzo del LP, visto che sono dotate di grande potenza e di cori che rimangono immediatamente impressi nella mente. Allo stesso tempo si trova anche qualche digressione sul tema, come si può chiaramente evincere dalla title track che ha un’andatura molto southern e similare a quanto proposto in questi anni da gente come i Black Stone Cherry. Dicevamo delle ballate che sono un altro marchio di fabbrica di Soto. In questo disco spicca “Without You” che davvero avrebbe tutto per spiccare il volo nelle classifiche di mezzo mondo, se solo vi fosse una giustizia terrena. A rendere questo album ancora più gradevole ci pensa la mano del chitarrista e maestro italiano Alessandro Del Vecchio, ormai una garanzia in campo classic ed hard rock. Le musiche sono dotate tutte di ottimo gusto e, allo stesso tempo, il lavoro della sua chitarra è semplicemente sublime, dal momento che non vi sono scadimenti di sorta. Insomma, Soto, che ha annunciato di avere lavorato in modo incredibile durante questo periodo di sosta forzata dovuta alla pandemia, ha trovato la quadratura del cerchio con “Wide Awake (In My Dreamland)” che si colloca tra le cose migliori fatte nel corso della sua lunghissima carriera. Non siamo ai livelli dell’inarrivabile esordio firmato con i Soul Sirkus, ma poco ci manca.