Non vorrei sembrare indelicato, ma nemmeno la pandemia ci ha risparmiato il solito disco degli inglesi in questo periodo. Non potendo promuoverlo dal vivo in tempi brevi, hanno pensato bene di tenersi in archivio il materiale inedito e concedere alle stampe l’ennesima raccolta che cerca di far luce sul lato più rockeggiante del gruppo guidato da Bob Catley. Un po’ all’opposto di quanto successo con ‘The Valley Of Tears – The Ballads’. In quel caso spiccava la calda voce del frontman, che ha saputo ritagliarsi un ruolo importante anche con Avantasia di Tobias Sammet, mentre stavolta è la chitarra di Tony Clarkin la vera protagonista di una release che prevede pezzi live e qualche chicca rimasta nei cassetti. Le versioni di ‘Black Skies’, ‘All My Bridges’ e ‘On A Storyteller's Night’ danno la misura di quanto siano ancora bravi i Magnum e le bonus track ‘Phantom Of The Paradise Circus’ e ‘No God Or Saviour’ sono molto più interessanti delle radio edit poste alla fine. Premesso questo, ‘Dance Of The Black Tattoo’ è consigliabile soprattutto ai collezionisti ed agli appassionati di Rodney Matthews, autore di un’altra copertina magnifica.