Questo disco di remix ha un'importanza superiore al valore stesso delle nuove versioni che sono state incluse oppure del fattore temporale – perchè è ovvio che gli islandesi l'abbiano fatto uscire in questo momento prima di pubblicare altro materiale inedito – e lo dimostra il fatto che larga parte del loro pubblico li conosca a partire dalla mitica esperienza all'Eurovision Song Contest. La storia degli Hatari invece inizia molto prima, con una manciata di demo che non andavano bene per i Vök e con l'incontro tra tre musicisti e artisti, solo in apparenza molto diversi, come Einar Hrafn Stefánsson, Klemens Nikulásson Hannigan e Matthías Tryggvi Haraldsson. Non potrò mai scordare i loro primi anni, quando si esibivano quasi di nascosto a Iceland Airwaves e la gente non sapeva nemmeno come fossero. Un mistero che ha accompagnato anche l'uscita di ‘Neysluvara’, il primo strepitoso EP da cui tutto è partito. Poi sono arrivati altri singoli tra cui ‘ Hatrid Mun Sigra’, nell’occasione ripresa da VINDIMØDE, e di colpo il mondo si è accorto del trio. ‘Neyslutrans Remixed’ serve proprio a far capire che dietro al viaggio in Israele, all'immagine sfrontata e ad una scaletta variegata come quella del full-lenght di debutto c'è molto di piu', c'è un gruppo che ha voglia di cambiare le regole della musica, con un concept anti-capitalista ben preciso e con caratteristiche sonore assolutamente peculiari. Nessuno sa cosa riserverà il futuro. Gli Hatari potrebbero anche sciogliersi domani e non apparirebbe strano a nessuno, ma di sicuro erano anni che non ascoltavamo niente del genere. La violenza espressiva dei Rammstein, un'elettronica capace di infiammare qualsiasi dancefloor ed una capacità di alternare voci aggressive e melodie vincenti che in pochi possono vantare di possedere. Il consiglio è di farlo vostro come il resto della discografia e di scoprire in tal modo come le collaborazioni con personaggi del calibro di Leather Strip, Surgyn, ESA hanno mutato la forma e la sostanza di pezzi clamorosi quali ‘Klámstrákur’, ‘ Engin Miskunn’ e ‘Spillingardans’.