Il pregio migliore di questo disco è che si tratta di un disco per metallari. Niente di più e niente di meno di quello che si aspettano i metallari della vecchia scuola ed il fatto che siano coinvolti due ex Judas Priest come lo storico chitarrista KK Downing, ritiratosi temporaneamente dopo il tour di ‘Nostradamus’, e Tim “Ripper” Owens, colui che sostituì per qualche anno Rob Halford, avvalora tale tesi. Delle questioni legali, pare infatti che siano arrivate minacce più o meno velate a causa del moniker, invece non credo sia affatto interessante parlare, anche perché ‘Sermons Of The Sinner’ segue inevitabilmente un copione scritto da tempo. Sul disco hanno suonato anche il chitarrista A.J. Mills, il bassista Tony Newton ed il batterista Sean Elg (Cage, Deathriders), al posto dell’infortunato Les Binks (anche lui ex Judas Priest), e canzoni come ‘Hellfire Thunderbolt’ e ‘Return Of The Sentinel’ si fissano subito in testa. Ottime anche la title track e ‘Wild And Free’, nella quale il frontman che ha legato il suo nome pure a Iced Earth e Charred Walls Of The Damned può esprimere al meglio la potenza del suo timbro vocale, in attesa di capire se per il materiale potrà esserci una trasposizione live dignitosa.