Will Putney, leader dei Fit For An Autopsy e produttore tra gli altri di Every Time I Die, Knocked Loose e Thy Art Is Murder, ha preso a cuore questi ragazzi di Boston tanto che se li porterà dietro nell'atteso tour europeo che, oltre agli autori di 'Oh, What The Future Holds', vedrà protagonisti pure Une Misère, Enterprise Of Death e Sentinels. 'Torture World' è costituito di sole quattro tracce ma segna comunque un passo in avanti importante dopo 'Power Through Terror'. L'amore dei Great American Ghost per la vecchia scuola hardcore è palese, così come una certa attrazione per le dinamiche del blackened death e le atmosfere bollenti dello sludge; la rabbia nei confronti dell’apatia e dell’ipocrisia che regnano nella società di oggi viene convogliata in una serie di riff taglienti, cambi di ritmo ossessivi e passaggi maledettamente oscuri. ‘Kingmaker’ svela influenze industrial mentre ‘Womb’ e ‘Death Forgives No One’ sono quasi agli opposti. Veloce e martellante la prima, più progressiva e dirompente la seconda. Le liriche di Ethan Harrison sono decisamente politiche ed i breakdown costruiti da Niko Gasparrini e Davier Perez sono destinati a mietere vittime sotto palco, ma alla resa dei conti essere torturati in questo modo non vi dispiacerà affatto.