Gli inglesi sono autori di un post-hardcore abbastanza canonico e senza particolari sussulti creativi, che però non sfigura affatto nel ricco catalogo di SharpTone Records, etichetta discografica tra gli altri di Emmure, Loathe e We Came As Romans, soprattutto a causa del pesante utilizzo dell’elettronica nella rifinizione degli arrangiamenti. A tratti i Caskets citano i Linkin Park (‘The Only Ones’ e ‘Glass Heart’) ed in altri casi i Bring Me The Horizon (‘The Final Say’) si rivelano sicuramente un’influenza importante e le undici tracci di cui è costituito questo esordio su lunga distanza segnano progressi notevoli rispetto all’EP di due anni prima. Matt Flood parla di disagio sociale, solitudine e alienazione, ma in occasione della ballata ‘Hopes & Dreams’, ovvero un pezzo che potrebbe ottenere tanti passaggi radiofonici, pare volere trasmettere un messaggio positivo. Non tutto gira alla perfezione, la seconda parte appare infatti nettamente inferiore alla prima, e dovremo vedere i ragazzi dal vivo per valutare in pieno i loro margini di crescita ma senza dubbio in ‘Lost Souls’ c’è del potenziale.