Nella vita esistono alcuni punti fermi che si ripetono annualmente, vedi il pagare le bollette o l’ascoltare un telegiornale. Tra questi elementi ciclici rientra sicuramente il consueto disco di Jeff Scott Soto che ormai non si ferma più. “Complicated” è l’ottavo lavoro con questo monicker che si somma alle esperienze maturate in questi ultimissimi anni con i Soto, i Soul Sirkus, i W.E.T e il supergruppo Sons Of Apollo, solo per citare qualche “piccolo” estratto del suo sterminato curriculum. Chiaramente quando si produce in maniera strabordante, il rischio di incappare in qualche passo falso o di ripetere formule ben note è sempre dietro l’angolo. Il nuovo album dell’ex Talisman presenta alcune cose positive. In primo luogo la voce di Soto è semplicemente sublime e non risente delle fatiche accumulate nel corso degli anni. Egli riesce a cantare qualsiasi cosa, toccando vette inarrivabili per i più e mettendo in mostra qualità che ormai chiunque gli riconosce, in quanto fuoriclasse della materia. La produzione, poi, del lavoro è moderna. Siamo in tema di A.O.R., ma le chitarre sono attualissime e potentissime e tutto questo rende i brani attuali e non legati a un passato che, probabilmente, ha anche stancato. Fatta questa duplice precisazione, è opportuno scendere nel dettaglio e parlare di canzoni. Appare chiaro come questo sia un progetto in cui la sua ugola è al servizio delle canzoni che gli sono, molto probabilmente, fornite su un piatto d’argento e ciò, magari, potrebbe rendere il prodotto finale freddo e distaccato. Il problema è che gran parte di esse sono ripetitive e destano poche emozioni. Ci sono, comunque, delle eccezioni. La viaggiante e melodica “Thank You”, “Disbelieving” e la conclusiva “Obsession” sono davvero pezzi di una classe debordante che uno non si stancherebbe mai di ascoltare. Probabilmente se Soto limitasse le sue uscite e le definisse con maggiore calma potremmo avere dischi epocali. Invece, questo non sembra essere l’obiettivo del cantante. Ed allora accontentiamoci di quello che passa il convento, con i suoi pregi e difetti. Il pacchetto, purtroppo o per fortuna, è completo in tutte le sue parti.