Cinque tracce non sono tantissime per giudicare in maniera esaustiva un gruppo, ma la sensazione al cospetto di questo EP di debutto è che SharpTone abbia messo sotto contratto dei ragazzi in grado di regalare parecchie soddisfazioni all’etichetta di Emmure e Bleeding Through. La loro formula è piuttosto semplice ovvero riferimenti chiari ed espliciti al nu metal della seconda metà degli anni novanta, chitarre con le accordature ribassate, coretti ammiccanti e linee armoniche prese in prestito dal meglio del post-hardcore americano e anglosassone. Nulla di originale quindi, però canzoni come ‘Miserable’ – scritta dal cantante e chitarrista Mike Evans per denunciare il problema dell’ansia nella società moderna – e ‘Hypocrite’ funzionano. A volte emergono influenze specifiche alla Linkin Park o Korn (‘Glitch Theory’ e ‘Alpha Nine’) ed in altri frangenti una veste sonora molto tecnologica e processata concede spazio a stacchi ritmici più organici e live oriented. Proprio in sede live i Profiler dovranno dimostrare di meritare l’attenzione di chi segue il genere e non ne può più di decine di release tutte uguali tra loro. Chi li ha visti al Download Festival giura che spaccano quindi attendiamo di vederli dalle nostre parti al più presto.