Dopo un singolo del calibro di ‘Call For The Blood’, promosso con l’eccellente videoclip in bianco e nero girato da Shane Gray, era lecito attendersi molto dal ritorno del gruppo originario della Georgia ed in effetti il successore di ‘All Hail’ si rivela una delle release più solide in carriera, con una produzione moderna e efficace e almeno altri due pezzi in grado di farsi largo nelle playlist di settore. La base è sempre un metalcore piuttosto vario e orientato a volte verso il nu metal dei primi anni duemila ed in altri frangenti verso lo sludge o il postcore. A tratti pare anche che i Norma Jean debbano tenersi cara la Solid State – etichetta cristiana fondata da Brandon Ebel e un po’ in fase discendente, ma che ai tempi d’oro ha fatto uscire dei veri masterpiece - con un paio di escursioni nell’hardcore vecchia scuola, ma tale varietà si rivela comunque un punto di forza e Cory Brandan al microfono è un martello che non accenna a perdere colpi. Il divertimento è assicurato e le aperture ad altri generi vi suggeriranno commistioni interessanti se non addirittura di andare a recuperare qualche lavoro del passato. ‘Spearmint Revolt’, l’accoppiata formata da ‘Parallela’ e ‘W W A V V E’ e il finale, costituito da ‘Sleep Explosion’ e ‘Heartache’, coincidono con gli altri passaggi degni di nota.