-Core
How Do You Burn?
The Afgan Whigs
Royal Cream - BMG
Pubblicato il 01/09/2022 da Francesco Brunale
Songs
1. I’ll Make You See God
2. The Getaway
3. Catch A Colt
4. Jyja
5. Please, Baby, Please
6. A Line Of Shots
7. Domino And Jimmy
8. Take Me There
9. Concealer
10. In Flames

Da quando Greg Dulli ha rimesso in moto la macchina gloriosa e mitica degli Afghan Whigs, sono arrivati un paio di dischi discreti che hanno sofferto dell’immancabile paragone con la discografia realizzata prima dello scioglimento avvenuto alla fine del secolo scorso. Una comparazione che non può chiaramente, ancora oggi, essere attuata in considerazione della bellezza e dell’irripetibilità di capolavori come “Gentleman” o “Congregation”. Nonostante questo, il buon Dulli ha sempre avuto l’accortezza di mettere sul mercato lavori dignitosi che non sporcassero, giustamente, il passato. Anche per il nuovissimo “How Do You Burn” non ci si discosta da quello che ci si aspettava alla vigilia. Si tratta di un album godibile, sincero e ben suonato, dove si capisce a chiare lettere che la band c’è. Probabilmente, con un orecchio più attento, ci si rende conto che le sonorità sono molto più vicine ai Twilight Singer che ai veri Afghan Whigs, ma poco cambia, considerato che il leader maximo di entrambe le formazioni è sempre lo stesso. Gli spunti più interessanti si registrano con la potente “I’ll Make You See God”, l’onirica “Jyja” che ha una melodia affascinante che prende piede nel finale e nell’ottima “Concelear”, che sinceramente sono brani che in pochi, al giorno d’oggi, sono in grado di scrivere. All’interno di questo platter, anche esso intriso di arrangiamenti pomposi come nella tradizione “afgana”, si registrano collaborazioni importanti. La voce del compianto amico Lanegan (che pare abbia suggerito il titolo di questo disco a Dulli) si ritrova a supporto di alcuni brani, mentre risplende di luce propria quella di Marcy Mays (presente in “Gentleman” nella storica “My Curse”) che qui ritorna a distanza di oltre trent’anni nell’imperiosa “Domino And Jimmy”. Inoltre ricompare anche Susan Marshall in “Catch A Colt”, la quale in passato aveva dato una mano alla band nel mai apprezzato totalmente “1965”. Insomma, il quadro della situazione, tra collaborazioni e rispolverate del passato, non è poi così negativo, come ci aspetterebbe quando si parla di improvvise reunion. Gli Afghan Whigs del 2022 non sono e non possono essere quelli del 1993 e non solo perché due membri originali si sono persi per strada. Essi sono, ormai, dei signori attempati che hanno perso il fuoco furente degli esordi, ma che, allo stesso tempo, hanno mantenuto uno standard compositivo di tutto rispetto che il tempo non ha mai scalfito completamente. 

Songs
1. I’ll Make You See God
2. The Getaway
3. Catch A Colt
4. Jyja
5. Please, Baby, Please
6. A Line Of Shots
7. Domino And Jimmy
8. Take Me There
9. Concealer
10. In Flames
The Afgan Whigs
From USA

Discography
Big Top Halloween (1988)
Up in It (1990)
Congregation (1992)
Gentlemen (1993)
Black Love (1996)
1965 (1998)
Do to the Beast (2014)
In Spades (2017)
How Do You Burn? (2022)