I problemi legati al nome, i cambi di line-up e le numerose collaborazioni che hanno visto protagonisti i membri in questi anni hanno un po’ placato l’impeto avveniristico dei parigini e quella che sembrava sul serio una realtà crossover metal in grado di conquistare il mondo ha dovuto ridimensionarsi. Il successore di ‘C’est La Vie’ è un banco di prova niente male per l’ex Alazka Tobias Rische, che fin dai primi minuti conferma di essere un eccellente sostituito di Matt Gelsomino e spinge il progressive metalcore del combo su livelli elevati. Il basso di Nicolas Delestrade è in costante evidenza, Florent Salfati dei Landmvrks appare nella strepitosa ‘Heretic’ e la scaletta è caratterizzata da continui alti e bassi, con pezzi che potrebbero cambiare la vita a chiunque ed altri che appaiono poco concreti e decisamente prevedibili. Sembra quindi che i Novelists stiano attraversando un periodo di transizione, che ci auguriamo li possa ricondurre sulla retta via, visto che comunque dal vivo non hanno mai fatto mancare la loro presenza ed un’aggressività fuori dal comune.