Sono trascorsi sette anni da ‘Hyperspace’, un titolo che si è rivelato profetico, e nel frattempo i veneti hanno modificato la line-up e registrato l’album acustico ‘Home Recordings’, lasciando che l’attesa nei confronti di questa manciata di inediti crescesse a dismisura. Anche parlando con David Bonato di Vrec (Bluagata, The Bankrobber) sapevo che ne sarebbe valsa la pena, ma la sorpresa è stata comunque tanta. Adesso che ‘Emerge’ è realtà l’equilibrio tra potenza e sogno, dinamiche moderne e classici del rock appare ancora più vincente e la distanza sussistente con le realtà estere di maggiore spicco è ormai colmata. Pamela Pérez si conferma una delle migliori cantanti in circolazione con un approccio aggressivo, un timbro che ha acquisito ulteriormente personalità e liriche mai banali in grado di creare un’immediata connessione col pubblico. Grazie alla sua performance, sentite cosa combina nella strepitosa ‘In The Meantime’, l’alternative metal del gruppo riesce a spingersi a vette impensabili per buona parte della concorrenza nel nostro paese. Le iniziali ‘Demonized’, promossa con l’efficace videoclip diretto da Francesco Ferri Faggioli, e ‘To The Limit (Push Me)’ evocano gli spettri del nu metal dei primi anni duemila,‘Suffer’ e ‘98’ sono sorrette da riff giganteschi mentre ‘Another Place’ vede l’ascoltatore trascinato da un cantato incontenibile e dal magnifico assolo di chitarra di Riccardo Cipriani. Il pezzo più sperimentale è senza dubbio ‘Enrage’, che nella seconda parte cita i Korn di ‘The Path Of Totality’ e si preannuncia molto interessante da trasportare in sede live. Emergere come resuscitare dopo un periodo difficile, abbattere limiti e muraglie di indifferenza e odio, mettersi alle spalle errori e funerali. Andare avanti a testa alta alla ricerca dell’affermazione di sogni e ideali. In questo modo gli Endless Harmony, tra ritmiche solide e sfumature dark, hanno tutto per imporsi ai livelli ambiti fin dall’inizio della loro storia.