-Core
IX
Host
Nuclear Blast
Pubblicato il 18/02/2023 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Wretched Soul
2. Tomorrow's Sky
3. Divine Emotion
4. Hiding From Tomorrow
5. A Troubled Mind
6. My Only Escape
7. Years of Suspicion
8. Inquisition
9. Instinct
10. I Ran
11. Hiding From Tomorrow (Lustmord Remix)
12. Tomorrow's Sky (Gost Remix)

Non so quanto sia stato voluto o meno fare uscire ‘IX’ praticamente in contemporanea con ‘Memento Mori’, il ritorno dei Depeche Mode dopo la tragica scomparsa di Andy Fletcher, ma di sicuro scegliere di dare un nome diverso al progetto è stato pianificato. Sinceramente questo mi dispiace, avrei voluto che gli inglesi mostrassero il medesimo coraggio di allora e deridessero stampa e addetti ai lavori con un successore di ‘Obsidian’ sulla falsa riga di ‘Host’ e ‘Believe In Nothing’. Così non è accaduto e questa è forse l’unica pecca di una release che ha il pregio di assecondare i nostalgici degli anni ‘80 e chi ha amato alla follia il passaggio alla EMI di Nick Holmes e Gregor Mackintosh, ma anche proporre un’evoluzione di quel modo di pensiero, con agganci alla dimensione più eccitante e sperimentale dell’elettronica moderna ed alla darkwave che ancora muove i suoi ingranaggi nella scena underground. In tal senso ‘Tomorrow’s Sky’ e ‘Hiding From Tomorrow’ hanno alimentato l’attesa e presentato nel migliore dei modi questa sorta di separazione che si evince analizzando a fondo il materiale. Alcuni passaggi sono palesemente influenzati dai capolavori che tutti conosciamo di Sister Of Mercy e Depeche Mode, in altri frangenti vengono citati i Nine Inch Nails (‘Divine Emotion’) mentre in altri ancora il programming si fa più martellante e heavy e la sensazione è che il duo portante dei Paradise Lost desideri confrontarsi con realtà contemporanee del panorama industriale. ‘Wretched Soul’ e ‘My Only Escape’ sono spettacolari come i suddetti singoli, anche se probabilmente l’apice viene raggiunto in corrispondenza di ‘Inquisition’, l’ennesimo brano in cui Holmes dimostra di essere un grande interprete e la matrice elettronica si fa talmente densa da risultare monolitica. In scaletta trova posto anche la reprise di ‘I Ran (So Far Away)’ degli A Flock Of Seagulls – in pochi sanno che la parentesi venne aggiunta a causa delle tensioni tra Stati Uniti e Iran dell’epoca, nonostante il debutto della band fosse incentrato su un rapimento alieno – e subito la mente vola ad un’altra cover pazzesca come quella di ‘Walk Away’. Synth pulsanti, polvere rimasta sulle scarpe dall’ultima visita ad un dancefloor alternativo, borchie e latex, visioni paradisiache e attimi in cui l’inferno brucia sia dentro che fuori. ‘IX’ è tutto questo. L’alchimia perfetta tra malinconia, disperazione, desiderio di fuggire e non farsi condizionare dalle rigide regole del metal.

Songs
1. Wretched Soul
2. Tomorrow's Sky
3. Divine Emotion
4. Hiding From Tomorrow
5. A Troubled Mind
6. My Only Escape
7. Years of Suspicion
8. Inquisition
9. Instinct
10. I Ran
11. Hiding From Tomorrow (Lustmord Remix)
12. Tomorrow's Sky (Gost Remix)