Il death metal più astioso e virulento proveniente dal tessuto urbano-industriale tedesco torna sul mercato con’ulteriore energia, in attesa di essere riprodotto, in tutta la sua violenza, dagli amplificatori dei palchi di mezza Europa. Nel catalogo di Trollzorn farete fatica a trovare una band più preparata tecnicamente ma soprattutto della medesima attitudine degli Atomwinter, che hanno definito il proprio sound, a partire dal demo omonimo di tredici anni orsono. ‘Sakrileg’ riparte da dove si era interrotto ‘Catacombs’ e non fa niente per snaturare una proposta radica nell’old school e nell’efferatezza anti-commerciale a tutti i costi. Gli unici dubbi potevano nascere dopo l’ingresso in line-up del cantante Florian Bauer, ex-Timor et Tremor attivo pure con Burden Of Grief, che invece ha superato ampiamente la prova. Le differenze principali stanno nella grana del suono di chitarra, ottenuta assieme a Torsten Sauerbrey, e in una batteria leggermente più “davanti” nel mixaggio. Roba comunque trascurabile al cospetto dell’impatto deflagrante di pezzi come ‘Ov Blood And Flesh’, ‘Until The Loss Ov God’ e ‘Born Into Iron Coffins’, che appaiono brutali e spaventosi come una discesa nell’inferno.