I tedeschi danno alle stampe un secondo full lenght che segna una continuità fortissima con ‘The Forces Of Darkness’ e rappresenta al meglio il verbo anticristiano e estremo di una comunità black metal tuttora solida e competitiva. È la strepitosa copertina di Mitchell Nolte ad illustrare il concept della band che ormai si è stabilizzata in Spagna da diversi anni. La novità è l’ingresso in line-up di Voor (Noctem) ed al fianco del bassista-cantante fondatore Stefan Hielscher troviamo pure i chitarristi Alex Guerrero e Thor Nay, che ha seguito l’intero processo di registrazione, produzione e mixaggio presso i Wave Nation Recording & Mixing Studios di Malaga. Il risultato è un album ferale, esaltato da voci gutturali insani e riff enormi, con citazioni dei Damnation, divagazioni nel death e addirittura nel metalcore (‘Sea Of Crises’), ma anche grande rispetto per la storia del genere. L’atmosfera generale è quanto mai oscura e ospiti come Rafael Marín Becerra, sue le parti di chitarra acustica, e Jan "Hellthroat" Klepel (Mourning Rise, Grabak) arricchiscono una scaletta abbastanza omogenea che potrebbe ottenere visibilità superiore a quella prevista.