Dopo l’eccellente ‘The Witch Of The North’, le svizzere danno alle stampe un altro diabolico full lenght che farà felici tutti gli appassionati di hard & heavy che non si sono rassegnati all’idea di cambiare il proprio abbigliamento e le proprie abitudini. Giacchetti in pelle, borchie, toppe delle migliori band degli anni ‘80, una viscerale attitudine heavy metal ed un amore altrettanto forte per le melodie hard rock che hanno fatto la storia. Le canzoni delle Burning Witches non sono troppo complicate e tecnicamente non siamo certo di fronte a dei fenomeni assoluti, ma l’album riesce a coinvolgere chi si pone all’ascolto, trasmettendogli un senso di potenza assoluto. Assoli di chitarra puliti, stacchi di batteria forsennati e parti vocali al vetriolo caratterizzano una produzione che hanno nella ricerca atmosferica horror un punto di forza in più rispetto al passato. Larissa Ernst è ormai integrata nella line-up e supporta Romana Kalkuhl a meraviglia (‘Unleash The Beast’ e ‘Doomed To Die’) e potere vantare una cantante come Laura Guldemond non è da tutti. Le conferme che sono arrivate da quest’ultima, soprattutto in tour, hanno permesso alle Burning Witches di mantenere il contratto con Napalm e assestarsi a livelli importanti. ‘Heart Of Ice’, ‘World On Fire’ e ‘The Lost Souls’ sono tra i pezzi più godibili di una scaletta rocciosa, prodotta ancora una volta da Schmier dei Destruction, che vi spingerà a conoscere nei dettagli la storia di Erzsébet Báthory ed allo stesso tempo a recuperare dagli scaffali le vecchie release delle ragazze.