-Core
Darkfighter
Rival Sons
Low Country Sound
Pubblicato il 31/05/2023 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Mirrors
2. Nobody Wants to Die
3. Bird in the Hand
4. Bright Light
5. Rapture
6. Guillotine
7. Horses Breath
8. Darkside

Sono ormai diversi mesi che ascolto la prima parte di questo ambizioso doppio album, con cui gli americani si sono messi alle spalle un periodo molto oscuro della loro esistenza, e sinceramente non riesco a trovare difetti. Il tour con i Queens Of The Stone Age (anche loro tra poco nei negozi con l’atteso ‘In Times New Roman...’), citati con l’andamento sbilenco di ‘Bird In The Hand’, è stato di grande importanza per una band che ha dovuto dimostrare a tutto il mondo di non essere soltanto un prodotto della cultura reazionaria e revivalistica, ma di sapere donare spunti nuovi alla scena rock internazionale. Il successore di ‘Feral Roots’ è sostanzialmente diviso in due. La prima parte, ‘Darkfighter’, ha una natura densa e oscura. Il protagonista si trova a combattere questa oscurità che ha dentro e vede l’isolamento come un lupo che ringhia alla porta. Deve impedirgli di entrare e fare in modo di allontanare il pericolo. Il secondo disco invece si intitolerà ‘Lightbringer’ e, almeno in previsione, ci spiegherà come ritrovare la luce. Nel frattempo il songwriting si è fatto ancora più diretto e onesto, Dave Cobb (produttore tra gli altri di Blackberry Smoke e Jason Isbell And The 400 Unit) ha ripulito molto in fase di produzione, Scott Holiday è il solito guitar hero sfacciato e prestante che piace tanto alle adolescenti, ma il vero motore dei Rival Sons rimane Jay Buchanan. Definire la sua voce è complicato perché paragonandolo alle icone del passato si rischia di farlo passare per derivativo e basta e non facendolo si rischia di sminuirlo. La sua performance è stellare (‘Nobody Wants To Die e ‘Bright Light’) e in scaletta si passa da pezzi dichiaratamente live oriented ad altri in equilibrio tra la strabordante elettricità dei Led Zeppelin e ritmiche potenti che chiamano in causa gli Alter Bridge, con risvolti melodici di gran classe e un innegabile background blues e southern. Altri influenze sono più oscure e dannate. Lo spettro di Howlin’ Wolf aleggia infatti nell’aria così come alcuni agganci alla discografia di Muddy Waters e Black Crowes, per non parlare di Atlanta Rhythm Section e Allman Brothers. Un album per nostalgici ma anche per le nuove leve di ascoltatori, un album che ci permette di respirare quel feeling e quella autenticità che la musica di oggi ha purtroppo smarrito, nella speranza che il rock torni a scalare le classifiche.

Songs
1. Mirrors
2. Nobody Wants to Die
3. Bird in the Hand
4. Bright Light
5. Rapture
6. Guillotine
7. Horses Breath
8. Darkside
Rival Sons
From USA

Discography
2009 – Before The Fire
2011 – Pressure And Time
2012 – Head Down
2014 – Great Western Valkyrie
2016 – Hollow Bones
2019 - Feral Roots
2023 - Darkfighter
2023 - Lightbringer
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