La decisione di registrare di nuovo i primi lavori dei Sepultura non ha certo stupito chi segue da sempre Max e Iggor Cavalera perché anche in passato, più precisamente con i Cavalera Conspiracy (moniker non utilizzato soltanto per questioni contrattuali), i due avevano mostrato l’intenzione di rivendicare le origini della storica band brasiliana senza passare da una formale reunion con Andreas Kisser e Paulo Jr. Al di là delle considerazioni di merito le registrazioni svoltesi al Platinum Underground di Phoenix, sotto la supervisione di John Aquilino, ci riconsegnano alcune gemme thrash-death nella loro forma più brutale e incisiva. Al superbo Eliran Kantor è spettato il compito di regalare alle release un’identità visiva molto più forte di quella che possedevano negli anni ottanta mentre il mixaggio è stato affidato a Arthur Rizk. Niente a che vedere con i mezzi che i Sepultura ebbero a disposizione quando registrarono ‘Bestial Devastation’, il loro primo mini album che uscì per Cogumelo – che inizialmente lo pubblicò come split assieme a ‘Século XX’ degli Overdose - per poi essere ristampato in seguito da Roadrunner. È proprio questo aspetto che sono sicuro spingerà tanti fan dei Sepultura ad investire il proprio denaro in questa operazione coordinata con Nuclear Blast, che ci permette di godere di pezzi seminali come ‘Antichrist’ e ‘Warriors Of Death’ nella loro natura più selvaggia. Ai tempi l’altra ascia era ancora Jairo “Tormentor” Guedz quindi pensate a quanto tempo è trascorso ed a quanto male fa tuttora questa musica.