A sottolineare quanto sia incredibilmente stimolante ed eccitante la comunità progressive black metal è il ritorno discografico dei Tómarúm, che già in occasione del precedente ‘Ash in Realms of Stone Icons’ erano riusciti a catturare l’attenzione degli appassionati del genere oltre che a farsi mettere sotto contratto da un’etichetta importante come Prosthetic Records. Sempre di Prosthetic sono i formidabili Dawn Of Ouroboros, appena tornati nei negozi con ‘Bioluminescence’, il cui batterista Chris Stropoli è ormai un membro permanente dei Tómarúm (il nome significa vuoto in islandese). ‘Beyond Obsidian Euphoria’, mixato da V. Santura (Triptykon, ex-Dark Fortress) e impreziosito dalla splendida copertina a cura dell’artista ucraino-italiana Mariya Popyk aka Crnobogart,, è una vera gemma di metal estremo, con spunti legati all’esordio e passaggi ancora più strutturati e variegati che segnano progressi rispetto alle passate registrazioni. Non vi imbatterete in nessun momento di noia in scaletta ed al contrario apprezzerete una maggiore coesione del materiale ed una propensione live che non contrasta affatto con la perizia tecnica. Il metaforico titolo di autodistruzione allude alla ricerca di una vita oltre alle tragedie ed alle sconfitte, con racconti ispirati al fantasy e la prospettiva a lungo termine di una vera e propria odissea epica. Si parte fortissimo con i dieci minuti di ‘In Search of the Triumph Beyond…’ e ci si cala sempre di più nell’ambientazione con le portentose ‘Shallow Ecstasy’ e ‘ Shed This Erroneous Skin’. Un altro apice assoluto è ‘The Final Persuit of Light’, più di quattordici minuti di durata che non annoiano mai. Pazzesca la sezione ritmica e micidiale la combinazione delle chitarre del leader Kyle Walburn e di Brandon Iacovella e Matthew Longerbeam.