È il 10 Novembre 1986 e la Cogumelo Records (Sarcófago, Overdose..) immette sul mercato il primo full lenght dei Sepultura. Un disco caratterizzato da temi satanici, messi in seguito da parte in favore di invettive politiche, che ha dato l’inizio ad una delle storie più avvincenti del metal e anticipato capolavori quali ‘Schizophrenia’, ‘Beneath The Remains’ e ‘Arise’. Quello che i Sepultura hanno saputo donare alla scena musicale internazionale è qualcosa di non quantificabile e non viene minimamente intaccato da operazioni commerciali come questa. Max e Iggor Cavalera scavano negli archivi, provocano i restanti membri dei Sepultura e lo fanno per mettere da parte un po’ di soldi, ma è indubbio che certe release ri-registrate, col mixaggio spettacolare di Arthur Rizk (Municipal Waste, Kreator), e presentate con una veste grafica preziosa, opera del disegnatore di culto Eliran Kantor, acquistino ulteriore valore. Godiamoci quindi ciò che di bello ‘Bestial Devastation’ e ‘Morbid Visions’ riescono ancora a donarci, con inediti quali ‘Sexta Feira 13’,, e ‘Burn The Dead’, con riff di quei tempi ricordati a memoria, chiamati ad incuriosirci fino al momento dell’acquisto. Anche perché dalle dichiarazioni del leader si è capito quanto lui e suo fratello si siano divertiti a riprendere pezzi grezzi e fenomenali come ‘Troops Of Doom’ e ‘Funeral Rites’. Esattamente quanto ci divertiremo noi a risentirli suonati dal vivo.