Sarò di parte, per carità, ma non è possibile che tutto ciò che Chino Moreno dei Deftones, supportato nel caso da Shaun Lopez dei Far, tocchi diventi d’oro. Non è reale, eppure è così. Non solo il nuovo mini album dei Crosses prosegue e completa quanto espresso con ‘Permanent Radiant’, trasformandolo di fatto in un full lenght vero e proprio, ma può essere tranquillamente messo a confronto con le migliori release elettroniche dell’anno. La presenza di Travis Stewart, in arte Machinedrum, che da dieci anni incide per Ninja Tune è una garanzia e la sua versione di ‘Day One’ vale da sola l’acquisto. I remix migliori per il sottoscritto sono però quelli di ‘Vivien’, un pezzo che non riesco a togliermi dalla testa da più di un anno, a cura di AWAY (produttore californiano che ricordiamo per le collaborazioni con Crywolf e Dark Waves), e ‘Holier’, di Street Fever. DJ Tony G e Ernesto Medina dei Daize si sono messi di traverso alle stratificazioni di ‘Cadavre Exquis’ e l’hanno immerse ancora di più nell’oscura musica dance degli anni ottanta. A completare la scaletta sono le manipolazioni da parte di Suicideyear (produttore originario della Louisiana fermo a ‘Color The Weather’ di cinque anni fa) e Hudson Mohawke (musicista scozzese che spazia dall’IDM all’hip hop, dal glitch al dubstep), che hanno ripreso rispettivamente ‘Sensation’ e ‘Procession’. Oro che luccica.