Quando ascolto questo disco non mi vengono solo in mente Blondie, Talking Heads o tutti quei gruppi che di punto in bianco decisero che le chitarre e la batteria non erano più cool e decisero di sostituirle con dei synth e delle drum machine. Mi vengono in mente le febbrili scene di The Neon Demon di Nicolas Winding Refn, pellicola horror spettacolare che è stata sonorizzata da Cliff Martinez. Mentre scorrono le tracce di ‘Ticket To Fame’ mi salgono alla memoria le parole di Jesse, interpretata da Elle Fanning, che dice: “Io non voglio essere come loro. Loro vogliono essere me!”. É inevitabile che sia così e credo sia un punto di forza a favore di questo debutto che vede coinvolte Angel Deradoorian, che ricordiamo nei Dirty Projectors, e Kate NV. I template di ‘Haffmilch Holiday’ e ‘Ode To Boy’ sono stati sviluppati fino a completare un album devoto alla “dance cosmica” e la cui atmosfera futuristica è ancora più decadente di quando imperavano gli anni ‘80. Jockstarp, Chvrches e Nuovo Testamento sono dietro l’angolo e ‘Destiny’, promossa con lo splendido videoclip diretto da Sasha Kulak, rasenta probabilmente l’apice di una narrazione che procede sbilenca, per beat corrosivi e melodie appena accennate, che però rimangono nell’aria ed alla fine, prima o dopo a seconda della predisposizione di chi ascolta, vengono prese. In attesa di capire se le Decisive Pink avranno un’altra possibilità, in questo mercato che concede sempre meno all’improvvisazione, sarà curioso vederle dal vivo. Come minimo, però, mi aspetto che scendano sul palco con una navicella aliena.