Se siete appassionati di metalcore e non disdegnate le contaminazioni tra musica elettronica e metal estremo, il presente potrebbe essere il disco che fa per voi. A produrlo sono i mascherati italo-americani Temple Of July, guidati dal carismatico Hudson Franzoni, che bilanciano piuttosto bene un solido impianto tecnico con la tipica aggressività dell’alternative metal e melodie di facile presa, sporcate da riff industrial. L’attesa, alimentata dal video di ‘444’, è stata ripagata con un disco che arriva subito al dunque e non annoia mai. A completare la line-up sono Jesus Ryno, artista versatile che ricordiamo negli Psycholies, e Mirko Augello, batterista che trasmette un’impronta profonda alle sette tracce in scaletta (e che in passato ha collaborato tra gli altri con Valentina Tesio dei Raised By Haze). L’atmosfera generale è evocativa, come la copertina che accompagna la release. A volte il sound, decisamente cupo nonostante le improvvise aperture melodiche, risulta un po’ freddo ed il trio potrebbe sicuramente ottenere benefici da una produzione più organica, ma la caratura del progetto è internazionale e pezzi come ‘Vampire’ e ‘Kingdom Cult’ potrebbe ben figurare nelle playlist di settore. Un “paradiso artificiale” che attrae.