Per questo suo nuovo progetto, la nostrana Frontiers Records ha deciso di unire due veri e propri miti dell’hair metal degli anni ottanta, ovvero l’iperattivo Tracii Guns (L.A. Guns) e il grande Jack Russell, conosciuto, quest’ultimo, per aver prestato la sua ugola nei grandi e sottovalutati Great White. Per capire da quale parte penda l’ago della bilancia, visto l’ego indiscusso dei due protagonisti, basta dare un ascolto, anche disinteressato, a questo disco per rendersi conto di come esso propenda verso l’ex leader dello “squalo bianco”. “Medusa” è un lavoro che trasuda glam inglese dei seventies dall’inizio alla fine, come se il duo volesse omaggiare in maniera netta e contraddistinta gente come i Mott The Hoople, i T-Rex e gli Sweet. Sembra, davvero, di fare un saldo indietro nel tempo, anche grazie alla bontà di canzoni che sono state scritte bene e che si avvalgono della collaborazione dell’onnipresente Alessandro Del Vecchio, di Johnny Martin e Shane Fitzgibbon. Dall’iniziale “Next in Line” le cose vengono messe subito in chiaro: riff di chitarra essenziale, tastiera a fare da contorno e tanto groove come si era soliti fare una volta. A dire il vero, a fare sostanzialmente la differenza è l’ugola di Russell che appare intatta e affascinante, così come l’avevamo conosciuta ai tempi d’oro. Le melodie, inoltre, risultano accattivanti ed in certi casi sublimi, come dimostra la conclusiva “I Want You” che si rivela una delle gemme meglio riuscite di un disco che ha la capacità di crescere lentamente. Ed allora, è giusto tuffarsi in un disco amarcord, ma dalla produzione fortunatamente attuale, che possiede tutti i crismi per farsi ascoltare anche tra dieci anni. Insomma, non ci meraviglieremmo se dopo “Medusa”, ci fosse un sequel tra questi due artisti che hanno dimostrato di avere dentro di sé ancora forte il fuoco dell’ispirazione.