Un secondo lavoro in studio di spessore per gli abruzzesi, capaci di svoltare in maniera decisa con l’ingresso in formazione della cantante Stefania “Natisfea” Salladini, già attiva nei Nibelheim, e del bassista Stefano Tatasciore (notevole in ‘Storm’). Vuoi per il cambio di line-up e vuoi per il fatto che l’esordio è ormai vecchio nove anni, ‘Elements’ può essere considerato il simbolo di una nuova partenza ed il suo profilo internazionale ripaga i ragazzi dell’impegno profuso. É infatti sufficiente scorrere le prime tracce per rendersi conto che gli arrangiamenti sono stati studiati nei dettagli e che il talento e la versatilità di Stefania sono in grado di esaltare fondamenta costruite su un ibrido tra progressive death, metalcore e gothic. Ogni canzone è poi caratterizzata da diverse anime. Alcuni spunti sono estremamente moderni ed in linea con le uscite attuali mentre altri richiamano alla mente strutture classiche e parti soliste che non si sentono quasi più al giorno d’oggi. Ciò rende le dinamiche vincenti e l’ascolto di grande interesse. Tutti i pezzi segnano progressi importanti rispetto a ‘Heptagon’, ma gli apici in scaletta si rivelano ‘Rage’ e ‘Effluent’, per la loro capacità di presentare il nuovo sound dei Mind Control e bilanciare aggressività, aperture melodiche e atmosfere cinematiche. ‘The River’ e ‘Blame’, dove troviamo Simone Evangelista degli Insane Therapy, sono altri due episodi dotati di personalità.