Se analizzate la discografia solista della voce degli Iron Maiden, troverete una discontinuità di fondo che in un certo senso ‘Tyranny Of Souls’ aveva interrotto. Dopo un disco piuttosto ordinario e quasi vent’anni senza staccarsi dagli impegni della band principale, ‘The Mandrake Project’ segna il ritorno alla sperimentazione per un personaggio che non ha mai desiderato troppo essere omologato o ancora peggio classificato. Il concept e la story line che si celano dietro al disco lasciano spazio ad una manciata di brani che non si discostano molto da alcune soluzioni già presenti in lavori solisti del passato, come per esempio ‘Accident Of Birth’ e ‘The Chemical Wedding’. In altri frangenti emerge invece la voglia di provare qualcosa di nuovo, sebbene i ritmi siano sempre cadenzati, anche se con tutti i soldi depisotati in banca e qualsiasi tipo di traguardo raggiunto, l’ex-Samson potrebbe tranquillamente starsene in piscina a prendere il sole tutto il giorno. Una volta promosso a dovere ‘Senjutsu’, ha chiamato nuovamente a raccolta fidati collaboratori come Roy Z, che lo accompagna dall’epoca di ‘Balls To Piccas’, e Mystheria e ha cercato di dare un suono e una forma ad un fumetto piuttosto interessante. Il risultato vive di alti e bassi, non è certo un album omogeneo, però pezzi come ‘Afterglow Of Ragnarok’, ‘Rain Of The Graves’ e ‘Misterss Of Mercy’ dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, chi è Bruce Dickinson e cosa è in grado di fare. Se siete amanti di produzioni solari cercate da un’altra parte perché il disco è rivestito di una spessa veste di malinconia. Non vi aspettate neppure l’uscita heavy metal dell’anno. Rimarreste delusi. Se però volete trascorrere qualche ora in compagnia di vecchia musica, che non suona poi così vetusta, allora ‘The Mandrake Project’ potrebbe fare al caso vostro. A completare la line-up dal vivo saranno la bassista Tonya O'Callaghan dei Whitesnake ed il drummer Dave Moreno dei Puddle Of Mudd.