Gli strumenti di tortura, aggiungerei purtroppo, non vanno mai fuori moda. A vent’anni di distanza da ‘Methods Of Execution’ e tre dall’EP ‘Perpetuation Of Suffering’, il trio di Knoxville ha trovato la forza e la capacità di tornare in studio e registrare un nuovo capitolo di una storia dedicata al brutal death metal ed all’anticristianesimo. Nel 2004, quasi in contemporanea con l’uscita dell’ultimo full lenght, il bassista-cantante Jamie Bailey e suo fratello Mike diedero alle stampe anche ‘Dawn Of Ash’ dei Liturgy. Sia in quest’ultimi che nei Brodequin adesso alla batteria troviamo Brennan Shackelford, ex-Mortifying Deformity attivo pure nei Nacazcul, chiamato a contribuire ad un muro sonoro invidiabile, con blast beat furiosi e voce gutturale a declamare con tenacia storie di omicidi, smembramenti e aberrazioni di ogni tipo. Intanto il full lenght è presentato con l’opera ad olio di Jose de Brito. ‘Diabolical Edict’ apre poi la scaletta costringendo l’ascoltatore ad immergersi nei libri di scuola e riscoprire il lato più violento e oscuro del MedioEvo. Tocca poi a ‘Fall Of The Leaf’ e ‘of Pillars And Trees’ innalzare il tasso di adrenalina e spingere i quattro ai livelli massimi delle produzioni di Season Of Mist, attenta come sempre a non lasciarsi sfuggire il meglio dell’underground estremo. In chiusura, ‘Habringer Of Woe’ lascia la fame per altro materiale che ci auguriamo possa essere immesso sul mercato con tempistiche decenti.