L’AOR è un genere che difficilmente scomparirà mai perché può contare su milioni di appassionati di rock melodico. Resta il fatto che, nel corso dei decenni, ha subito scossoni importanti e c’è stato un periodo, anche abbastanza lungo, nel quale sono uscite release immonde e ben al di sotto degli standard degli eighties. Ciò è avvenuto pure in Italia, con tante produzioni artificiose e innumerevoli progetti da studio che suonavano stanchi già al secondo ascolto. Una premessa doverosa per sottolineare come si possa percepire in pochi minuti se un disco è stato scritto e registrato col cuore e questo avviene col debutto omonimo del gruppo ideato da Dario Grillo che, oltre al fratello Alex alla batteria, ha voluto al suo fianco la bassista Federica Raschellà (Steel Tyrant, Evil Eyes) e il cantante Damiano Libianchi (Perfect View). La copertina a cura di Aeglos Art4 (Wheels Of Fire, Platens) lascia intendere quali sono le influenze ed i suoni di chitarra e batteria sembrano sul serio uscire da studi di registrazione d’epoca. In ogni pezzo la voce è centrale ma la matrice rock non è mai messa in secondo piano e le rifiniture sono sempre eleganti. ‘Tell Me’ e ‘Fragments Of Time’ gli apici in una scaletta che ha tutto per ottenere un buon riscontro in luoghi chiave del mercato come il Nord America, la Scandinavia e la Germania.