Dopo ben venticinque anni di onorata carriera e una bella vagonata di dischi venduti, i Sum 41 hanno deciso di sciogliersi. Per porre fine ad un viaggio lungo ed entusiasmante, i canadesi hanno voluto fare un ulteriore regalo ai propri fans, mettendo sul mercato un ultimo disco a cui farà da epilogo un tour mondiale che li porterà anche dalle nostre parti. “Heaven: X: Hell” è un lavoro particolare, perché risulta suddivisibile in due parti ugualmente sovrapponibili una sull’altra. “Heaven” è un vero e proprio omaggio alla prima parte di carriera quando la band si muoveva su connotati tipici del new punk, facendola apparire come una sorella di altre formazioni quali Lit, Zebrahead e gli stessi Green Day. Dunque, ci troviamo dinnanzi a canzoni rapide, veloci, simpaticamente orecchiabili, ma molto stereotipate nella forma e anche nella sostanza. Non ci sono sorprese, ma certezze assolute, tra cui “Dopamine” che, probabilmente, è la migliore traccia di questo primo lotto. La seconda parte dal titolo “Hell”, invece, ha delle sonorità decisamente più toste e forti che fanno avvicinare i Sum 41 a una di quelle formazioni new metal di cui negli Stati Uniti vi è ampia traccia. Le chitarre risultano più robuste, in certi casi molto compresse e il tiro che si registra per ogni canzone è energico e duro. Non ci sono capolavori, perché il problema cronico dei canadesi rimane sempre lo stesso, ovvero quello di scrivere canzoni discrete, ma mai memorabili e questo rende ogni loro pezzo simile a un altro. Non è un caso che la cosa migliore risulti una cover molto interessante di “Paint It Black”, storico capolavoro dei Rolling Stones. Insomma, in un album doppio e dal duplice significato, che va inteso come il testamento definitivo da parte di un gruppo divisivo per certi aspetti, ci saremmo aspettati qualcosina in più rispetto ad un’ordinarietà a cui si era abituati se si è stati a contatto con i Sum 41 da quando sono nati ad oggi. Nulla di nuovo sotto il sole, ma questo, comunque, non impedirà a Deryck Whibley e compagni di vendere tanti dischi e fare molti sold out ai prossimi concerti estivi.