La collaborazione con la Symphony Orchestra of the Faroe Islands, in occasione di ‘A Night At The Nordic House’, ha segnato in maniera profonda una delle poche formazioni rimaste in attività ancora legate al viking metal vecchio stampo. Il successore di ‘Hel’, mixato dal veterano Jacob Hansen (Primal Fear, Epica), è un riuscito ibrido tra un’anima progressive folk e una dimensione classica che affonda le proprie radici nella musica medievale e negli antichi canti di battaglia. ‘Unwandered Days’ riporta alla mente i Turisas ed in generale i pezzi sono più cadenzati rispetto al passato anche se in lontananza si ode sempre la doppia cassa e il vocione di Heri Joensen, che declama rituali sopiti nella vita adrenalinica di oggi, ma sempre presenti nel nostro cuore nero. Alcuni li accuseranno di essersi alleggeriti, ma non è affatto così. Sono diventati soltanto più quadrati, hanno esaltato la componente folk e si sono ispirati in misura maggiore al traditional metal che al black. A volte per visitare certi luoghi e calarsi in scenari laddove il tempo si è fermato, non c’è bisogno di acquistare un biglietto aereo. Tra qualche settimana uscirà anche una raccolta di Napalm Records che conterrà il meglio della produzione dal 2002 al 2011 e di conseguenza permetterà ai nuovi fan di avere uno spettro più ampio per giudicare l'evoluzione di questi vichinghi di razza.