Si sa che i featuring funzionano bene a livello promozionale, ma il ritorno dei californiani è talmente buono che stavolta non avrebbero avuto bisogno di tanti ospiti per ottenere il meritato riscontro da parte di media e social network. Sono trascorsi venticinque anni da ‘The Fundamental Elements Of Southtown’ e Sonny Sandoval grida a pieni polmoni “the pain today is power tomorrow”. Il nuovo lavoro è concepito come una versione dark di ‘Satellite’, il maggiore successo in termini di vendite per la band, e ‘When Angels & Serpents Dance’, il capitolo più creativo della seconda parte di carriera a mio parere sottovalutato all’epoca dell’uscita. Le collaborazioni con Randy Blythe dei Lamb Of God (‘Drop’) e Tatiana Shmayluk dei Jinjer (‘Afraid To Die’) danno colore ad una scaletta imperniata su tutti gli elementi che hanno reso il gruppo celebre su scala internazionale e pensate per scatenare l’effetto nostalgia tra gli appassionati di nu metal. Meno conosciuto, ma solo dalle nostre parti, è Cove Reber dei Saosin, che impreziosisce ‘This Is My Life’. I numeri migliori sono però quelli in cui il frontman ed il chitarrista Marcos Curiel dimostrano di non aver smarrito la carica degli esordi. I singoli sono solidi e old school, alcuni passaggi appaiono più tirati del solito e l’attitudine punk-rock si accompagna a qualità compositive fuori dal comune. La verità più grande è che band come i P.O.D. fanno ancora il culo ai più giovani e su questo ci sarebbe parecchio da riflettere.