-Core
Sála
Kati Rán
Svart Records
Pubblicato il 13/05/2024 da Lorenzo Becciani
Songs
A1 SÁLA
A2 HEFRING
A3 KÓLGA | 16
B1 BLODBYLGJE
B2 DRÖFN | Drifting

C1 STONE PILLARS
C2 DÚFA | Sleeping
C3 UNNR | Mindbeach
D1 HIMINGLÆVA
D2 HRÖNN
D3 BÁRA | Bósi
D4 SEGIÐ MÉR
D5 SÁTTA

Confesso di essermi invaghito di questa artista olandese. Così bella che durante l’intervista è riuscita ad ipnotizzarmi. Così talentuosa che viene da chiedersi da dove sia spuntata fuori. A vederla sembra Joni Mitchell ad inizio carriera, ma nello specifico non parliamo di folk per hippie ma di un viaggio musicale e personale di vasta portata e di un risveglio di narrazioni femminili sommerse o frammentate nella mitologia norrena. In precedenza si era distinta nei Leaf però è con questo progetto solista che Kaat Geevers ha saputo trovare la sua identità sonora e raggiungere l’apice performativo, avvalendosi di di strumentazione tradizionale (anche la nyckelharpa tanto amata da Myrkur) e di una voce ultraterrena che vi catapulterà nell’universo pagano di Wardruna e Heilung, alla riscoperta del rapporto con la Natura e dei misteri celati dalla storia. Se ne sono accorti negli uffici della Svart – etichetta che può vantare nel roster gruppi straordinari come Messa, Hexvessel, Maggot Heart e Her Shadow – che hanno puntato forte su queste canzoni registrate tra l’Islanda, la Norvegia, la Finlandia ed i Paesi Bassi. La musica di ‘Sála’ è primordiale e istintiva, trasversale, non necessariamente oscura come quasi tutto il nordic folk e capace di trasportare in un’altra dimensione e farci provare quanto possa essere gelida la corrente del Mare del Nord così come quanto possa lacerare dentro un rituale sciamanico atto a ritrovare sé stessi o guarire qualcosa che davamo per irrimediabilmente malato. Le influenze vanno dal jazz al prog, dal neofolk all’ambient ed il consiglio è di avvicinarvi con cautela e di lasciarvi trascinare senza remore. In questo modo potrete scoprire un vero tesoro. La scaletta, prodotta da Jaani Peuhu (Swallow The Sun, Lord Of The Lost) e Christopher Juul (Heilung, Myrkur), è arricchita da vari ospiti illustri tra cui Gaahl (Gorgoroth), Mitch Harris (Napalm Death), Karl Seglem, il coro femminile Umbra Ensemble ed il contrabbassista Borga Magnason (Björk) e l’utilizzo di più idiomi ne accresce il fascino spettrale. ‘KÓLGA | 16’ e ‘Stone Pillars’ sono gli apici perché riescono a riassumere in una vesta accessibile e potente il fervore evocativo di tutto l’album ma non troverete filler o cali di tensione. ‘Sála’ riflette un percorso di recupero e, attraverso le sue tredici tracce di ampio respiro, rappresenta l'incarnazione di diverse voci e prospettive femminili: dalle nove figlie norrene del mare a varie figure storiche e immaginarie passando per le voci che sentiamo al livello di soglia della nostra coscienza e della nostra percezione. Una molteplicità che, come l’oceano stesso, appartiene a una dinamica vasta e inquieta: una matrice di misteri, profondità insondabili e correnti in continuo cambiamento, che si accumulano in un’enorme risorsa di elementi rigeneranti. Un doppio vinile meraviglioso che saprà gettarvi negli abissi e poi riportavi alla luce del sole. 

Songs
A1 SÁLA
A2 HEFRING
A3 KÓLGA | 16
B1 BLODBYLGJE
B2 DRÖFN | Drifting

C1 STONE PILLARS
C2 DÚFA | Sleeping
C3 UNNR | Mindbeach
D1 HIMINGLÆVA
D2 HRÖNN
D3 BÁRA | Bósi
D4 SEGIÐ MÉR
D5 SÁTTA
Kati Rán
From Olanda

Discography
Sála - 2024