Gli austriaci stanno vivendo una seconda fase di carriera fortunata e, a dispetto di buona parte della concorrenza, hanno sfruttato in maniera ottimale la fine della sospensione dell’attività dal vivo. Naturalmente non è stato solo merito delle capacità promozionali, ma il merito è soprattutto della qualità di ‘Pirates’ e degli arrangiamenti orchestrali più elaborati e stratificati. Michele Guaitoli (Temperance), entrato nella band poco prima di ‘Wanderers’, è poi sempre più agio al fianco della bellissima Clementine Delauney, sguardo che ti gela proprio come i suoi acuti. Tutto questo ha giocato a favore della band, che a due anni di distanza cerca di sfruttare il momento con altre dodici canzoni, mixate da Jacob Hansen (Epica, Amaranthe), in grado di accontentare sia i nostalgici della prima era del symphonic metal ed i fanatici del power anni ‘80 e ‘90 sia le fasce di pubblico più giovani, che passano il loro tempo su Tik Tok o Spotify. Al resto ci pensa l’immagine guascona che ancora funziona – vedi l’esordio delle Pirate Queen tanto per fare un nome - e così non sarà strano scoprire pezzi come ‘The Land Of The Free’, ‘Monsters’ o ‘Underwater’ nelle migliori playlist di settore. La copertina a cura di Blake Armstrong, a metà tra un boardgame e un videogioco, sottolinea l’approccio oscuro di alcuni testi a differenza di tante formazioni che puntano solo su ritornelli affabili e serate trascorse in birreria. ‘Tonight I’m Alive’ parte come un singolo folk metal di un decennio fa e poi si rivela uno dei numeri più pop del disco ma il vero capolavoro in scaletta è ‘The Dead Of The Sea’, più di sette minuti teatrali, cinematici e in linea con i valori del metal con cui siamo cresciuti. Navigate nella tempesta con questi esperti bucanieri e non rimarrete delusi.Gli austriaci stanno vivendo una seconda fase di carriera fortunata e, a dispetto di buona parte della concorrenza, hanno sfruttato in maniera ottimale la fine della sospensione dell’attività dal vivo. Naturalmente non è stato solo merito delle capacità promozionali, ma il merito è soprattutto della qualità di ‘Pirates’ e degli arrangiamenti orchestrali più elaborati e stratificati. Michele Guaitoli (Temperance), entrato nella band poco prima di ‘Wanderers’, è poi sempre più agio al fianco della bellissima Clementine Delauney, sguardo che ti gela proprio come i suoi acuti. Tutto questo ha giocato a favore della band, che a due anni di distanza cerca di sfruttare il momento con altre dodici canzoni, mixate da Jacob Hansen (Epica, Amaranthe), in grado di accontentare sia i nostalgici della prima era del symphonic metal ed i fanatici del power anni ‘80 e ‘90 sia le fasce di pubblico più giovani, che passano il loro tempo su Tik Tok o Spotify. Al resto ci pensa l’immagine guascona che ancora funziona – vedi l’esordio delle Pirate Queen tanto per fare un nome - e così non sarà strano scoprire pezzi come ‘The Land Of The Free’, ‘Monsters’ o ‘Underwater’ nelle migliori playlist di settore. La copertina a cura di Blake Armstrong, a metà tra un boardgame e un videogioco, sottolinea l’approccio oscuro di alcuni testi a differenza di tante formazioni che puntano solo su ritornelli affabili e serate trascorse in birreria. ‘Tonight I’m Alive’ parte come un singolo folk metal di un decennio fa e poi si rivela uno dei numeri più pop del disco ma il vero capolavoro in scaletta è ‘The Dead Of The Sea’, più di sette minuti teatrali, cinematici e in linea con i valori del metal con cui siamo cresciuti. Navigate nella tempesta con questi esperti bucanieri e non rimarrete delusi.