Appare davvero strano e, allo stesso tempo, sorprendente come una formazione di lungo corso quale gli Skid Row abbia deciso soltanto adesso di pubblicare il suo primo disco dal vivo. Incredibilmente non lo ha fatto a cavallo tra la fine degli ottanta e gli inizi del novanta quando la fama della band era al massimo e gli album, anche quelli live, si vendevano in quantità industriale. Questa mossa, dunque, appare sostanzialmente tardiva e fuori tempo massimo anche in considerazione del fatto che dietro al microfono non vi è più da molti anni Sebastian Bach che in questo platter è sostituito in maniera eccelsa da un cantante come Erik Gronwall che da qualche mese, a sua volta, non è più in forza agli Skid Row. Insomma, da un punto di vista delle scelte e del caos, sembra che nulla sia cambiato in un gruppo che, però, ha ancora il fuoco dentro quando si esibisce dal vivo come dimostra questo concerto registrato a Londra nel quale vengono presi in rassegna e snocciolati tutti i successi più famosi e anche alcuni estratti dell’ultimo album in studio (“The Gang’s All Here”) che aveva sorpreso la critica e i fans per freschezza e qualità compositiva. Con un Gronwall in formato super, le canzoni rendono al meglio. Qui dentro troviamo i classici quali “Slave To The Grind”, “Big Guns”, “Monkey Business” e “Youth Gone Wild” che vengono suonati con una potenza micidiale, come se per questi signori di mezza età il tempo si fosse fermato al 1993 o giù di lì. Le hit più famose come “18 And Life” e “I Remember You” non possono, chiaramente, mancare e mantengono quel fascino d’annata che le hanno poste nell’olimpo della musica rock. Allo stesso tempo non possono non essere citate le ultime composizioni, al secolo “Tear It Down” e “The Gang’s All Here”, che stanno in piedi da sole e che non sfigurano dinnanzi ad un repertorio imponente e importante. Questo live, dunque, si fa ascoltare alla grande ed è apprezzabile per tanti motivi, non ultimo perché rimarrà la testimonianza finale della presenza di un vocalist pauroso come Erik Gronwall che sarà difficilissimo da sostituire. Si fanno tanti nomi per lo scettro di suo successore, ma di ritornare da Bach (ipotesi che tutti vorrebbero si concretizzasse) sembra che Sabo, Hill e Bolan non ne vogliono proprio sapere. In un momento storico in cui ci sono reunion clamorose e insperate, vedi quelle targate Black Crowes, Linkin Park e Oasis, gli unici che ancora resistono sono gli Skid Row, restii a rimettere nella line up il proprio cantante originale. Prima o poi bisognerà farsene una ragione.