‘A Frame Of Mind’ è il titolo perfetto per un album in grado di scavare nell’animo dell’ascoltatore alla ricerca dei suoi disturbi più intimi. Non si parla solo di mente perché i tristi o spaventosi ricordi repressi incidono poi molto anche su quella che è la salute generale di una persona. Gli autori di ‘The Line’, dopo essersi occupati anche della colonna sonora del gioco ‘Kingdom Two Crowns: Norse Lands’, hanno preso spunto dal tour con Leprous e A.A. Williams per rendere la propria materia sonora ancora più evocativa e efficace. La tradizione folk viene quindi manipolata con atmosfere eteree e glaciali, parti vocali malinconiche che prendono ispirazione dalla scena post-rock scandinava e improvvise esplosioni elettriche che sfociano nell’heavy metal. Gli amanti dei The 3rd And The Mortal apprezzeranno sicuramente, così come quelli degli Anathema da quando Lee Douglas è entrata in line-up, ma ‘A Frame Of Mind’ è un album moderno, fresco e intraprendente. Un album, immesso sul mercato col bellissimo artwork a cura di Elen Alien (che per lo sfondo ha scelto un sole accecante a dimostrazione che c’è una speranza dietro a grovigli mentali che sembrano irrisolvibili), che desidera essere dilatato dal vivo – i Kalandra saranno di scena al Legend di Milano tra un paio di settimane con Lili Refrain - e che esalta le qualità tecniche di Katerine Stenbekk. Tracce come ‘State Of The World’, ‘Bardaginn’ e ‘Segla’ sono la testimonianza di un sound che è cresciuto alla distanza e che potrebbe portare lontano i norvegesi.