Un vero e proprio gioiellino tech-death quello che proviene dagli uffici della Transcending Obscurity, sempre attenta a scovare meraviglie nel putridume della scena underground estrema internazionale. Il quartetto originario di Chicago è al terzo full lenght, ma ‘The Ever-Crushing Weight Of Stagnance’, presentato con l’artwork di Pedro Sena (Analepsy), segna progressi importanti sia in termini di arrangiamenti sia dal punto di vista dei dettagli tecnici. Ogni piccola sfumatura è infatti concepita per rendere grandioso l’impatto generale e un ascolto del genere è più che mai consigliato in un inverno rigido nel quale, tra feste obbligate e continue sensazioni di malessere, diventa sempre più necessario staccarsi da tutto e tutti e respirare un’aria malvagia e densa di oscurità. Nella presentazione della label, i Misanthropy vengono associati a formazioni di livello internazionale quali Origin e Ulcerate e, per carità, certi paragoni possono anche funzionare, ma la bellezza di release di questo tipo sta proprio nel non sapere con certezza da dove provengono, nella loro difficile collocazione, nella sorpresa che si prova quando si viene investiti da un suono tanto selvaggio – nello specifico alimentato dal basso fretless di Mark Bojkewycz e dal drummin’ ossessivo di Paul Reszcynksi - e si ha ancora la possibilità di alzare un po’ il volume. Magari dei Misanthropy non si curerà nessuno, però vi suggerisco di dare loro un ascolto. Di chiudere gli occhi e lasciarvi trasportare. Probabilmente ne scaturiranno degli incubi, ma non saranno i primi e né gli ultimi visto quello che sta accadendo nel mondo.